Il Bitcoin Code è una truffa?

Il mondo delle criptovalute è così tanto vario e difficile da interpretare che i sistemi che vengono creati sono molteplici, e non tutti comprensibili. Quando si parla di monete virtuali, di Bitcoin, di sistemi di monitoraggio e crittografia, si ha la concezione di rapportarsi ad un mondo difficile e complesso ma che, allo stesso tempo, è governato da sue regole ferree che permettono di investire con un certo tipo di tranquillità. In realtà, come si sottolinea perfettamente in piattaforme come https://www.criptovalute24.com/, anche in questo mondo non si è necessariamente esenti da truffe o da tentativi di sottrarre denaro. Uno dei metodi con cui molti utenti hanno perso tantissimo denaro è il Bitcoin Code. Ecco tutto ciò che c’è da sapere con quella che può essere definita una truffa.

Che cos’è il Bitcoin Code e a che cosa serve

Prima di parlare del perchè il Bitcoin Code possa essere pensato come uno dei tanti tentativi di truffa presenti sul web, vale la pena considerare che cosa sia questo sistema stesso – perchè di sistema, in soldoni, si tratta – e come funzioni.

In poche parole, il Bitcoin Code è una sorta di software che permette di generare automaticamente dei guadagni attraverso le monete virtuali, a seguito di un investimento monetario iniziale. Tramite una serie di sistemi che non sono mai stati specificati, questo metodo permette di identificare sul mercato le migliori opportunità di guadagno attraverso Bitcoin e le sfrutta, attraverso un trading automatizzato di domanda e offerta.

Il Bitcoin Code è una truffa?

Per rispondere alla domanda secondo la quale il Bitcoin Code sia una truffa, non volendo cadere in affermazioni che non tengano conto della realtà, c’è bisogno di analizzare quei singoli casi di utenti che hanno utilizzato questo metodo, per capire se effettivamente questo software tanto ben presentato funzioni. La risposta, purtroppo, è no. Tutti coloro che hanno investito per ottenere il Bitcoin Code si sono ritrovati non soltanto a non veder moltiplicato il proprio denaro, ma a perdere tutto.

Questo perchè il sistema, che viene presentato come uno dei più innovativi nel settore, in realtà non esiste così come i suoi metodi, che sarebbero impensabili in un mercato dominato dall’assenza di realtà specifiche che governino il mercato finanziario. Più verosimilmente, si potrebbe pensare al Bitcoin Code come una montatura organizzata nel migliore dei modi da degli hacker, si pensa russi, che – fingendosi vicini alla tematica comune di guadagno attraverso criptovalute – accumulano il denaro investito da quegli utenti che vogliono servirsi del software e lo trasferiscono in qualche paradiso fiscale per evitare qualsiasi regime di tassazione.

A questo punto, alla luce di quanto accaduto, c’è da considerare anche che il fatto che non esiste una legge specifica che regoli fenomeni di questo tipo e che, quindi, non si può apertamente sconsigliare di utilizzare questi metodi, per quanto discutibili. Un dato, infine, più di tutti sottolinea la mancanza di veridicità rispetto al metodo del Bitcoin Code: dietro la creazione del sistema ci sarebbe l’italiano Stefano Savarese che, però, non esiste (così come non esistono tutti i suoi corrispettivi per ogni paese). Insomma, il resto vien da sè…